L’ISEE, o Indicatore della Situazione Economica Equivalente, è uno strumento utilizzato in Italia per determinare la condizione economica delle famiglie. Esso può influenzare l’accesso a svariati bonus e vantaggi fiscali, ma non tutti sanno che esistono metodi legali per modulare il proprio ISEE e poter accedere a determinate agevolazioni.
Strategie legali per ottimizzare l’ISEE
Ridurre legalmente il valore dell’ISEE è possibile e può fare la differenza quando si tratta di ottenere determinate agevolazioni. È frustrante quando un valore leggermente superiore all’ISEE previsto impedisce di accedere a determinati benefici.
Se ci si trova in una situazione in cui l’ISEE è ritenuto troppo elevato, esistono diverse strategie legali per cercare di ridurne il valore. Innanzitutto, è fondamentale comprendere come viene calcolato l’ISEE: esso tiene conto sia del reddito che del patrimonio del nucleo familiare, ma anche del numero di componenti della famiglia stessa.
L’ISEE viene normalmente calcolato considerando i redditi e le giacenze patrimoniali del secondo anno precedente alla dichiarazione. Ad esempio, l’ISEE del 2023 si baserà sulla situazione reddituale e patrimoniale del 2021. Tuttavia, la legge prevede un’opzione per le famiglie in condizioni di particolare disagio: l’ISEE corrente. Questo tipo di ISEE considera la situazione attuale della famiglia e ha una validità di sei mesi.
Una delle strategie per influenzare l’ISEE può essere il cambio di residenza, poiché il numero dei componenti del nucleo familiare influisce sul valore finale. Inoltre, si può agire sul patrimonio, ad esempio concedendo in usufrutto un immobile, in modo che non venga considerato come rendita. Infine, una possibilità potrebbe essere la cointestazione di un conto corrente con una persona estranea al proprio nucleo familiare: in questo modo, il saldo del conto influenzerà l’ISEE solo per la metà del suo valore.